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Raffinata veduta di Velletri tratta dall’opera di Pietro Bertelli: “Theatro delle citta’ d’Italia, con nova aggiunta” stampata a Padova dal figlio Francesco nel 1629. [cod.1146/15]
Veduta prospettica della città di Civitavecchia presa dal mare e decorata da un grande veliero e imbarcazioni che entrano in porto. Tratta dall’opera di Francesco Scoto Il nuovo itinerario d’Italia... nell’edizione stampata a Roma nel 1699 presso Rossi.
Pianta schematica delle fortificazioni della città e del porto di Civitavecchia tratta dall’opera ” La gloria e la forza dell’Europa o le più importanti fortezze…” pubblicata ad Augsburg nel 1725. A sinistra legenda con la descrizione della città e cinque riferimenti ad altrettanti luoghi di interesse. In perfetto stato di conservazione.
Rara pianta prospettica della città di Fondi proveniente dal celebre Theatro delle città d’Italia con nova aggiunta di Francesco Bertelli pubblicato a Padova nel 1629.
Bella veduta panoramica del Golfo di Gaeta tratta da Topographia Italiae… di Mattheus Merian pubblicata a Francoforte nel 1688. Mattheus Merian, famoso incisore Svizzero, nacque a Basilea nel 1593. Successivamente si trasferì a Zurigo per completare gli studi ed in seguito a Francoforte dove incontrò Theodore de Bry e del quale sposò la figlia. Ebbe numerosi discendenti: due lo seguirono nell’attività editoriale mentre la figlia Anna Maria Sibylla Merian, nata nel 1647, diventerà famosa naturalista ed illustratrice. A Francoforte il Merian spenderà gran parte della sua carriera editoriale e con Martin Zeiller, geografo tedesco, darà alla luce l’ambizioso progetto delle Topographiae che consisteva in 21 volumi illustrati da pregevoli e raffinate mappe, piante e vedute di citt à di tutto il mondo.
Bella veduta di Piazza Navona a Roma con la celebre fontana del Bernini. Animata da carrozze e scena quotidiana in primo piano. In basso legenda con 9 riferimenti ad altrettanti punti di interesse. Incisione all’acquaforte di Pierre Aveline pubblicata a Parigi nel 1690 circa.
Rara e curiosa carta geografica della campagna di Roma che descrive anche il territorio di Orvieto tratta dalla poco nota opera storico-geografica intitolata Parallela Geographia veteris et novae del padre gesuita Philippe Briet che fu pubblicata nel 1648 a Parigi nell’officina tipografica dei fratelli Cramoisy. L’opera del Briet aveva il compito di presentare, in comparazione, i risultati raggiunti dalle due geografie, l’antica e la moderna: tra le fonti antiche citate troviamo Strabone, Tolomeo, Plinio ed Eraclito; mentre per quanto concerne i cartografi moderni, oltre all’Ortelius, a Magini, Botero, Mercator e Cluverius, trovano ampio spazio Flavio Biondo e Leandro Alberti.
Non comune pianta di Roma incisa su rame da autore ignoto databile, a causa della mancanza in lastra del ponte in ferro di Pio IX e della colonna dell’Immacolata, intorno al 1850; ipotesi avvalorata dall’indicazione dei rioni con la lettera “R” seguita dai numeri romani che rimanda questa pianta al prototipo del Letaroully del 1843. La precisa toponomastica presenta inoltre una accurata rappresentazione delle aree verdi nel settore Nord ed Est della città. In basso troviamo legenda con 96 riferimenti ad altrettanti punti di interesse. Curiosa e decorativa cornice interrotta in basso dalla scala delle distanze.
Bellissima grande veduta panoramica della citta’ vivacizzata da scene di vita quotidiana e da motivi decorativi come il drappo nel cielo con il titolo. Realizzata non notevole maestria e cura del dettaglio da Georg Balthasar Probst su disegno di Friedrich Bernhard Werner. Il punto di vista leggermente rialzato tipico delle produzioni di Braun & Hogenberg (1572-1617), Jan Jansson (1596-1664) e altri … [cod.1192/15]
Bella rappresentazione della città di Roma basata sulla grande pianta prospettica di Antonio Tempesta del 1593. Si tratta della più celebre e fortunata riduzione del prototipo di riferimento e seppur realizzata circa 100 anni dopo non presenta aggiornamenti e quindi rappresenta la città nell’anno 1593. Unica curiosa correzione che denota una certa attenzione ed impegno nel decisamente raffinato e riuscito lavoro del Merian è la Piramide che erroneamente disegnata dal Tempesta dentro le mura qui è a cavallo delle stesse.
La grande veduta, incisa su due fogli uniti, è tratta dalla Topographia Italiae… di Mattheus Merian pubblicata a Francoforte nel 1688. Mattheus Merian, famoso incisore Svizzero, nacque a Basilea nel 1593. Successivamente si trasferì a Zurigo per completare gli studi ed in seguito a Francoforte dove incontrò Theodore de Bry e del quale sposò la figlia. Ebbe numerosi discendenti: due lo seguirono nell’attività editoriale mentre la figlia Anna Maria Sibylla Merian, nata nel 1647, diventerà famosa naturalista ed illustratrice. A Francoforte il Merian spenderà gran parte della sua carriera editoriale e con Martin Zeiller, geografo tedesco, darà alla luce l’ambizioso progetto delle Topographiae che consisteva in 21 volumi illustrati da pregevoli e raffinate mappe, piante e vedute di città di tutto il mondo.
Raro panorama di Roma arricchito, in alto, da 82 rimandi ad altrettanti monumenti e luoghi di interesse e dal ritratto di Federico III. Tratta dal periodico Sachsisher Postillon, una sorta di rivista storico-geografica, pubblicato in dispense a Vienna nel 1784. La curiosa e atipica veduta è incisa all’acquaforte e bulino da George Hisler che disegna la città con un curioso gusto teutonico facilmente riscontrabile nell’improbabile rappresentazione dei campanili e dei tetti degli edifici della città capitolina.
Importante e suggestiva veduta a volo d’uccello della città di Roma disegnata dal monte Gianicolo tratta dall’opera Civitates Orbis Terrarum di Franz Hogenberg e George Braun pubblicata a Colonia nel 1572. La pregevole veduta incisa all’acquaforte dallo stesso Hogenberg e da Simon van der Neuvel presenta un tratto preciso e raffinato che permette di identificare i molteplici resti romani come le mura di cinta, il Pantheon, il Colosseo, l’Arco di Costantino e il Foro Romano. Nell’angolo a sinistra in primo piano si può vedere il Palazzo Papale e l’Obelisco del circo di Caligola e Nerone. La carta è completata in basso dalla legenda con 101 riferimenti ad altrettanti punti di interesse e dall’aggiunta di due figure, una dama e un cavaliere, che contraddistinguono tutte le carte provenienti dalla celebre opera, primo atlante della storia a descrivere le città principali di tutto il mondo.
Raffinata piccola mappa del Lazio e centrata su Roma tratta dall’atlante tascabile di Abraham Ortelius Epitome Theatri Ortelliani pubblicato ad Amsterdam nel 1595 con testo latino al verso. Questa edizione è l’unica stampata da Arnoldus Conix e non da Christopher Platin ed e’ considerata in assoluto una delle migliori. L’autore delle incisioni in rame e’ Philippe Galle.
Rara e curiosa carta geografica della Sabina comprendente parte del Lazio, dell’Umbria e dell’Abruzzo proveniente dalla poco nota opera storico-geografica intitolata ?Parallela Geographia veteris et novae? del padre gesuita Philippe Briet che fu pubblicata nel 1648 a Parigi nell?officina tipografica dei fratelli Cramoisy. L?opera del Briet aveva il compito di presentare, in comparazione, i risultati raggiunti… [cod.308/15]
Veduta della città di Terracina tratta dall’opera di Francesco Scoto Itinerario overo decrittione de’ viaggi principali in Italia edita a Padova nel 1670 per Matteo Cadorin detto Bolzetta. 5]
Rara veduta di Terracina proveniente dal celebre Theatro delle citt à d’Italia con nova aggiunta di Francesco Bertelli pubblicato a Padova nel 1629.
Rara pianta prospettica della citta’ di Tivoli proveniente dal celebre Theatro delle città d’Italia con nova aggiunta di Francesco Bertelli pubblicato a Padova nel 1629.
Bella veduta di Tivoli tratta da Topographia Italiae… di Mattheus Merian pubblicata a Francoforte nel 1688. Mattheus Merian, famoso incisore Svizzero, nacque a Basilea nel 1593. Successivamente si trasferì a Zurigo per completare gli studi ed in seguito a Francoforte dove incontrò Theodore de Bry e del quale sposò la figlia.
Veduta panoramica di Tivoli tratta dall’opera di J. Hondius Nova et Accurata Italiae Hoderniae Descriptio pubblicata a Leida presso gli editori Bonaventura e A. Elsevir nel 1627. L’Olandese Josse de Hondt, che latinizzò il proprio nome in Jodocus Hondius, diede inizio ad una generazione di editori, sopratutto di geografia, il cui lavoro continuo’ per tutto il ‘600. La sua proseguì con il figlio Henricus e dal genero J. Jannsonius.
Bella veduta di Piazza del Popolo a Roma animata da carrozze e personaggi in primo piano. In basso, sotto il titolo, riferimento all’obelisco egizio e alle due chiese della piazza: Santa Maria dei Miracoli e Santa Maria in Montesanto. Incisione di Domenico Pronti pubblicata e venduta a Roma nella bottega dell’autore in Piazza di Spagna nel 1785.
Bella veduta di Piazza del Popolo a Roma animata da carrozze e scena quotidiana in primo piano. In basso legenda con 6 riferimenti ad altrettanti punti di interesse. Incisione all’acquaforte di Pierre Aveline pubblicata a Parigi nel 1690 circa.
Bella veduta di Piazza Colonna a Roma animata da carrozze e scena quotidiana in primo piano. Incisione all’acquaforte di Pierre Aveline pubblicata a Parigi nel 1690 circa.