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Veduta della citta’ di Ancona tratta dall’opera di Andrea Schotti (Scoto) “Itinerarium Italiae” edita ad Amsterdam nel 1655.
Graziosa veduta di Loreto tratta dalla prima edizione della “Topographiae Italiae” di Mattheus Merian e Martin Zeiller pubblicata a Francoforte nel 1640. Mattheus Merian, famoso incisore Svizzero, nacque a Basilea nel 1593. Successivamente si trasferì a Zurigo per completare gli studi ed in seguito a Francoforte dove incontrò Theodore de Bry e del quale sposò la figlia. Ebbe numerosi discententi: due lo seguirono nell’attivit à editoriale mentre la figlia Anna Maria Sibylla Merian, nata nel 1647, diventer à famosa naturalista ed illustratrice. A Francoforte il Merian spenderà gran parte della sua carriera editoriale e con Martin Zeiller, geografo tedesco, dar à alla luce l’ambizioso progetto delle “Topographiae” che consisteva in 21 volumi illustrati da pregevoli e raffinate mappe, piante e vedute di città di tutto il mondo.
Bella veduta del Santuario di Loreto tratta dall’opera di F. Scoto “Il nuovo itinerario d’Italia…” nell’ edizione stampata a Roma nel 1699 presso P.Rossi.
Graziosa mappa della Marca di Ancona tratta da “Epitome Theatri Orbis Terraum” pubblicata ad Amsterdam nel 1602 con testo latino al verso di M. Coignet. Le mappe sono basate sul lavoro precedente di P. Galle e qui incise con notevole cura ed eleganza. Questa edizione e’ facilmente riconoscibile dalla presenza del doppio bordo che include la longitudine e la latitudine. [cod.1223/15]
Dettagliata carta geografica della Marca di Ancona e dell’antico Ducato di Spoleto arricchita da elegante calligrafia in corsivo e da cartiglio di gusto rinascimentale con il titolo. Interessante la rappresentazione del reticolo idrografico e dell’orografia che contempla anche i rilievi minori. Tratta dall’Appendix Atlantis Majoris di G. Mercator edito ad Amsterdam nel 1606 con testo latino al verso.
Raffinata carta geografica della Marca di Ancona tratta dalla prima edizione della Geographia di Claudio Tolomeo di Girolamo Ruscelli pubblicata a Venezia nel 1561 presso Valgrisi. Caratteristica peculiare della sola prima edizione è la mancanza dell’impronta del rame al margine superiore: le mappe infatti vennero incise accoppiate su di un’unica lastra e solo una volta stampato il foglio separate. L’opera del Ruscelli, edizione allargata di quella del 1548 curata dal Gastaldi, compare tra la Geographiae del Waldseemuller del 1513 e il Theatrum Orbis Terrarum dell’Ortelius del 1570 segnando una svolta nella storia della cartografia.
Bella veduta della città di Urbino tratta dall’opera “Nova et Accurata Italiae Hoderniae Descriptio” di J. Hondius pubblicata a Leida presso gli editori Bonaventura e A. Elsevir nel 1627. L’Olandese Josse de Hondt, che latinizzo’ il proprio nome in Jodocus Hondius,diede inizio ad una generazione di editori, sopratutto di geografia, il cui lavoro continuo’ per tutto il ‘600. La sua attività fu continuata dal figlio Henricus e dal genero J. Jannsonius.