Italie Terre de Saints et de Sanctuaires

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Questa curiosa e non comune carta geografica pittorica fu commissionata all’artista N. Nicouline dall’ED.A.S. di Roma, ente organizzatore dell’Anno Santo del 1950, e pubblicata a Milano nel 1949. Nicouline, vi rappresenta l’Italia mettendo in risalto le cattedrali, i santuari e i luoghi di nascita dei Santi, ciascuno indicato da raffinate vignette illustrate. L’intera rappresentazione si ispira alle antiche carte geografiche combinando il gusto classico delle mappe del ‘600 con un tratto vicino alla miniatura medievale che ben si sposa con l’argomento trattato: un grande cartiglio in alto a destra racchiude il titolo, mentre in basso a sinistra è posta una rosa dei venti. Particolarmente suggestiva è la grande scena della “Pesca miracolosa” che occupa una parte centrale della mappa, richiamando il tema della fede e della missione apostolica. La mappa di Nicouline combina la precisione del segno tipica della tradizione cartografica con un gusto decorativo vicino alla miniatura medievale. I santi, i luoghi di culto e le architetture sono resi con tratti netti, arricchiti da colori vivaci che attirano immediatamente l’attenzione.
L’Anno Santo del 1950, indetto da Papa Pio XII, segnò un momento di grande fervore spirituale e di rilancio internazionale dell’Italia dopo la drammatica esperienza della Seconda Guerra Mondiale. Milioni di pellegrini raggiunsero Roma e le altre mete di devozione, in un clima di ritrovata speranza. In questo quadro, la carta di Nicouline si inserisce come uno strumento sia divulgativo che celebrativo: da un lato, funge da guida per i fedeli, fornendo indicazioni sui santuari e sulle figure dei Santi; dall’altro, con la sua estetica ricercata e i rimandi alla cartografia antica, celebra la tradizione cattolica e la ricchezza culturale italiana.

Vsevolode Nicouline (1890-1962) fu un rinomato pittore, incisore, ceramista, designer e illustratore russo nato in Ucraina nel 1890. Iniziò nel mondo del lavoro come insegnante presso l’Accademia Imperiale di Pietroburgo ma la sua carriera fu interrotta dalla rivoluzione bolscevica: costretto a fuggire, dopo un audace viaggio, arrivò a Costantinopoli accompagnato dalla contessa Bossalinie Aida che in seguito divenne sua moglie. Dopo il soggiorno in Turchia sopravvissuti grazie a umili lavori furono finalmente in grado di raggiungere i parenti a Genova nel 1920, dove tenne la sua prima mostra. Nel 1922 si trasferì a Nervi, aprendo uno studio nella prima residenza polacca, incontrando altri esiliati russi. I suoi anni in Italia furono ricchi di frequentazioni sia nel mondo letterario, che gli permisero di illustrare oltre 100 libri per bambini, sia artistico. Tra i suoi lavori anche molte scenografie per il Teatro alla Scala e il Metropolitan di New York.