Esaurito

Italia come si presenta nella sua configurazione naturale all’altezza di circa 20 mille metri

Atipica veduta a volo d’uccello dell’Italia disegnata “… nella sua configurazione naturale all’altezza di circa 20 mille metri” e orientata con le Alpi in primo piano e la Sicilia, Malta e la costa nordafricana sullo sfondo a seguire la curvatura terrestre. Le città principali sono evidenziate con il proprio nome e alcune tra le quali Milano, Venezia, Firenze, Roma e Napoli sono rappresentate come piccoli panorami in ombra visti di profilo. Il mare Adriatico e Tirreno sono animati da numerose navi e battelli a vapore in navigazione mentre l’Etna e il Vesuvio sono in eruzione. In basso a sinistra una tavola comparativa delle montagne più alte e lungo il bordo la rappresentazione dei fiumi più importanti d’Italia.La parte alta è dominata dal titolo a dagli stemmi araldici delle città di Cagliari, Firenze, Genova, Milano, Napoli, Palermo, Torino, Venezia. Manca lo stemma di Roma che fino al 1870 era ancora sotto lo Stato Pontificio. Raffinata cromolitografia pubblicata a Milano come foglio sciolto da Antonio Vallardi nel 1865.

I Vallardi furono una famiglia di editori, librai e tipografi milanesi. La storia della casa editrice inizia nel XVIII secolo, quando Francesco Cesare Vallardi (1736-1799) cominciò la produzione di libri stampati in Contrada Santa Margherita e ne fece uno dei principali centri della vita culturale milanese.
I figli Pietro (1770-1819) e Giuseppe (1784-1861), intitolarono la ditta «Fratelli Vallardi» (1812) e si distinsero nel panorama editoriale per la pubblicazione di libri e stampe d’arte. I figli di Pietro, ossia Francesco (1809-1895) e Antonio (1813-1876), fondarono rispettivamente la «Casa Editrice dott. Francesco Vallardi» (1840) e la «Antonio Vallardi Editore» (1843); quest’ultimo pubblicando opere divulgative, scolastiche e di cartografia.
I discendenti proseguirono le rispettive attività, finché nel 1970 la casa editrice “Antonio Vallardi” fu ceduta a Garzanti, mentre nel 1980 il marchio “Francesco Vallardi” venne acquistato dalla Piccin-Nuova Libraria.