Nel 1701 Nicholas De Fer pubblica una carta del nord italia che descrive i luoghi scenario della guerra di successione spagnola dal titolo, posizionato in alto a sinistra entro elaborato cartiglio, “Le Frontiers d’Alemagne et d’Italie”; la mappa sembrava però disegnata senza una precisa nozione dei posti in cui si sarebbero concentrate le operazioni militari tanto che invece di essere centrata sul fiume Po la carta enfatizzava l’area alpina fino al lago di Costanza. Nel 1702 il De Fer, forse con l’intento di aggiornare la mappa secondo gli ultimi accadimenti, pubblica un secondo stato nel quale re-incide completamente il titolo cambiandolo in “Carte Nouvelle pour l’intelligence de la Guerre in Italie” ma nonostante la promessa del “Nouvelle…” la carta non presenta variazioni se non nel percorso dell’esercito di Eugenio di Savoia.
Questo esemplare è il terzo stato pubblicato nel 1733 da Guillaume Danet, genero e successore del De Fer ed eseguito in occasione della guerra di successione austriaca. Si differenzia dal prototipo per la mancanza del cartiglio in alto a sinistra (con la conseguente opera di completamento del territorio che prima era nascosto) e dall’aggiunta dei velieri nel Golfo di Venezia. La caratteristica di questa edizione è quella dell’aggiunta in fase di stampa di una seconda lastra di rame posta in alto con il titolo e le indicazioni editoriali.
Nicholas De Fer (1646-1720) è stato un cartografo ed editore francese, figlio del cartografo Antoine de Fer. Fece il suo apprendistato presso Louis Spirinx incidendo a 23 anni la sua prima mappa, quella del Canal du Midi. Alla morte del padre, nel giugno del 1673, rilevò l’attività editoriale di famiglia. De Fer, con circa 600 mappe prodotte, fu un prolifico cartografo e sebbene con molti errori e imprecisioni le sue carte si guadagnarono un grande seguito grazie al loro notevole fascino decorativo.
Alla fine del XVII secolo, la fama di De Fer culminò con la nomina a Geographe de le Dauphin, una posizione che gli offrì un accesso senza precedenti alle informazioni cartografiche più aggiornate. Alla sua morte nel 1720, Nicolas fu succeduto da due dei suoi generi, che erano anche fratelli, Guillaume Danet (che aveva sposato la figlia Marguerite-Genez) e Jacques-François Bénard Danet (marito di Marie-Anne De Fer) e i loro eredi, che continuarono a pubblicare con il marchio De Fer fino al 1760 circa.
Guillaume Danet (1670 – 1732) è stato un libraio ed editore di mappe attivo a Parigi tra la fine del XVII e l’inizio del XVIII secolo. Danet divenne il genero del cartografo Nicolas De Fer sposandone la figlia Marguerite-Genevieve e insieme ai suoi fratelli e cognati, ereditò nel 1720 l’attività editoriale del suocero. Dopo la morte di Danet nel 1732, l’attività fu portata avanti dalla sua vedova, Marguerite-Genevieve, fino al 1796 dopodiché molte delle tavole del De Fer/Danet furono acquistate da Louis Charles Desnos.
Nouvelle Carte pour la Guerre d’Italie. Dans la Quelle sont Marquez les Routtes et les Campemens des Armees
- Autore: Guillaume Danet
- Dimensione: 50 x 56 cm
- Luogo di stampa: Parigi
- Anno: 1733
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Piccola e pregevole pianta della città di Padova, chiaramente ispirata a quella poco antecedente del Valegio, se ne discosta per la presenza della firma del Faber in basso a destra e per la frettolosa esecuzione generale. Tratta dalla rarissima opera di Hieronimus Megiser Paradisus Deliciarum pubblicata a Lipsia nel 1610. L’artista tedesco attivo a Lipsia dal 1592 al 1620, che si firma in lastra Johan Faber Jun(ior) fe (cit), per distinguersi dal padre che operava nello stesso campo, ebbe modo di rivendicare più volte l’originalità del disegno, ma esso risulta chiaramente copiato dal Valeggio, tanto che il Faber viene inevitabilmente a cadere nelle stesse incongruenze toponomastiche del prototipo originale. Resta, comunque, la rarit à e l’importanza dell’opera che, per composizione e struttura, anticipa i fortunatissimi Itinerari di Andrea e Francesco Scoto.
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Piccola carta geografica del territorio di Verona tratta dall’opera Epitome Theatri Orbis Terraum pubblicata ad Amsterdam nel 1602 con testo francese al verso. La delineazione cartografica è da attribuirsi allo stesso Ortelius, il quale rispetto alle edizioni precedenti approfondisce e precisa la rete idrografica. Oltre ai punti cardinali e alla scala, viene introdotta anche l’indicazione delle coordinate.
- Autore: ORTELIUS Abraham
- Anno: 1602
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