Tavola Nuova di Piemonte

Elegante carta geografica del Piemonte tratta dalla prima edizione della Geographia di Claudio Tolomeo di Girolamo Ruscelli pubblicata a Venezia nel 1561 presso l’editore Valgrisi. La mappa, centrata sul corso del Po e i suoi affluenti presenta un bel livello di dettaglio topografico con l’indicazione di molti centri urbani anche minori. Le carte provenienti dalla sola prima edizione della Geographia presentano una caratteristica unica: la mancanza dell’impronta del rame al margine superiore. Tutte le mappe furono infatti incise accoppiate al margine superiore su di una unica lastra di rame e poi una volta stampate su di un unico foglio separate lungo le rispettive parti superiori lasciando quindi visibili solo gli altri tre lati della lastra (che in seguito, per le edizioni successive, verranno anche loro separate).
L’atlante del Ruscelli, edizione allargata di quella del 1548 curata dal Gastaldi compare tra la Geographiae del Waldseemuller del 1513 e il Theatrum Orbis Terrarum dell’ Ortelius segnando una svolta nella storia della cartografia e rimanendo riferimento e prototipo per molte opere cartografiche successive.

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Elegante carta geografica del Piemonte tratta dalla prima edizione della Geographia di Claudio Tolomeo di Girolamo Ruscelli pubblicata a Venezia nel 1561 presso l’editore Valgrisi. La mappa, centrata sul corso del Po e i suoi affluenti presenta un bel livello di dettaglio topografico con l’indicazione di molti centri urbani anche minori. Le carte provenienti dalla sola prima edizione della Geographia presentano una caratteristica unica: la mancanza dell’impronta del rame al margine superiore. Tutte le mappe furono infatti incise accoppiate al margine superiore su di una unica lastra di rame e poi una volta stampate su di un unico foglio separate lungo le rispettive parti superiori lasciando quindi visibili solo gli altri tre lati della lastra (che in seguito, per le edizioni successive, verranno anche loro separate).
L’atlante del Ruscelli, edizione allargata di quella del 1548 curata dal Gastaldi compare tra la Geographiae del Waldseemuller del 1513 e il Theatrum Orbis Terrarum dell’ Ortelius segnando una svolta nella storia della cartografia e rimanendo riferimento e prototipo per molte opere cartografiche successive.