Ingegnosa cartolina postale che per mezzo di un ingranaggio in carta permette il movimento di porzioni di territorio ungherese evidenziando così le aree cedute a Austria, Jugoslavia, Romania e Cecoslovacchia dopo la fine della Prima Guerra Mondiale decise durante il famigerato Trattato di Trianon del 1919. In corrispondenza dei confini sono indicate le percentuali di territorio perso a favore del paese vicino; tuttavia il dato più inquietante è il numero di ungheresi indicati come perduti per ciascuna regione.
Negli anni numerose organizzazioni sia nel governo ungherese sia nella società civile hanno prodotto mappe irredentiste, spesso destinate a non ungheresi e pubblicate in diverse lingue, con lo scopo di sensibilizzare l’argomento nel mondo. Questa cartolina meccanizzata è un esempio particolarmente riuscito di questa forma di cartografia divulgativa e di sensibilizzazione. Concepita da Gusztav Emich e pubblicata per conto dellì’Associazione Nazionale delle Donne Ungheresi nel 1930 circa.
Il trattato del Trianon fu il trattato di pace con cui le potenze vincitrici della prima guerra mondiale stabilirono le sorti del Regno d’Ungheria in seguito alla dissoluzione dell’Impero austro-ungarico. Il trattato venne firmato il 4 giugno 1920 nel palazzo del Grand Trianon di Versailles (Francia).
Gli attori principali del trattato furono le potenze vincitrici, i loro alleati e la parte sconfitta. Le potenze vincitrici comprendevano Stati Uniti, Regno Unito, Francia e Italia; i loro alleati erano Romania, Regno dei Serbi, Croati e Sloveni (in seguito Jugoslavia) e Cecoslovacchia; mentre la parte sconfitta era l’ex monarchia austro-ungarica, rappresentata dall’Ungheria.
Il trattato fu ritenuto unilaterale e ingiusto anche dai contemporanei e secondo alcuni storici contribuì in modo significativo allo scoppio della seconda guerra mondiale.