Carta Elettorale Politica D’Italia Ideata e Disegnata da F.D. Guerzoni

Rare map showcasing the complexities of the Italian political system

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Curiosa e rara mappa delle elezioni politiche italiane del 1913 che utilizza una innovativa visualizzazione dei dati che permette al lettore di capire immediatamente i risultati. Disegnata da F.D. Guerzoni e pubblicata a Firenze nel 1913 presso la casa editrice Nervini la carta riporta sotto il titolo i cinque quadrati di differente colore che rappresentano ognuno i relativi schieramenti: monarchici, radicali, repubblicani, socialisti e clericali; la dominanza del blu sul territorio mostra la convinta vittoria dell’alleanza liberale e democratica di centro destra. Il modello di rappresentazione ad “area uguale” dei quadrati che compongono la penisola, in cui tutti i distretti sono appunto della stessa dimensione, anticipa di almeno cento anni le mappe e in generale le visualizzazioni dei dati che diventarono popolari per l’immediatezza di comprensione nelle elezioni politiche, ma non solo, a livello globale.
Nel 1913, il Parlamento del Regno d’Italia era composto da due camere: un Senato nominato e una Camera dei Deputati eletta. Ogni deputato era nominato da un unico collegio elettorale, il cui numero variava nel corso degli anni, ma, all’epoca, era di 508. I deputati eletti provenivano da diversi partiti, ma potevano essere raggruppati in cinque alleanze principali, di cui la coalizione “monarchica” o “liberale e democratica” era la più numerosa.Le elezioni politiche italiane del 1913 si svolsero il 26 ottobre (1º turno) e il 2 novembre (ballottaggi) 1913. Furono le prime elezioni a suffragio universale maschile, con l’ormai tradizionale collegio uninominale a doppio turno. Diedero avvio alla XXIV legislatura del Regno d’Italia. I risultati sanzionarono il grande successo del cosiddetto Patto Gentiloni che fu un accordo politico informale e mai messo per iscritto intervenuto tra i liberali di Giovanni Giolitti e l’Unione Elettorale Cattolica Italiana (UECI), presieduta dal conte Vincenzo Ottorino Gentiloni (da cui prese il nome)