Atlante di Geografia Universale disegnato ed inciso da Filippo Naymiller e Pietro Allodi Posted in: Atlanti Geografici

Un interessante atlante geografico, uno dei tanti usciti dai torchi Milanesi nell’800, è sicuramente questo Atlante di Geografia Universale Cronologico, Storico, Statistico e Letterario disegnato ed inciso da Filippo Naymiller e Pietro Allodi. L’atlante è stampato appunto a Milano con i tipi di Francesco Pagnoni, ma venduto, oltre che dall’editore anche da altri librai in diverse città italiane: Balbiani a Mantova, Marghieri a Napoli, Mazzoli a Roma; un aspetto indicativo di una discreta diffusione dell’opera, in un momento storico in cui era necessario consolidare l’immagine del giovane Stato unitario. A seconda del luogo di vendita furono approntati diversi frontespizi con i relativi indirizzi e informazioni editoriali ma la piacevolissima opera non è mai datata; alcuni elementi sulle carte e riferimenti nel testo fanno supporre ad edizioni che vanno dal 1861 fino al 1870.

il sottotitolo Cronologico, Storico, Statistico e Letterario rivela inoltre una finalità di carattere anche pedagogico come per altro riportato in una nota nell’introduzione: “Edizione raccomandata agl’Istituti d’Istruzione”.

L’opera, senza indice o elenco, è composta da 122 pagine non numerate di descrizioni geografiche, storiche e statistiche; arricchite con piccole vedute ed illustrazioni e 61 carte geografiche incise in acciaio con confini finemente acquerellati a mano. Come abbiamo visto l’atlante non riporta data di stampa ma il profilo generale dell’Italia politica è senza dubbio quello successivo alla terza guerra d’indipendenza, che vede il Veneto ormai compreso nel Regno d’Italia, e, sebbene con qualche contraddizione, si tenta di sviluppare una descrizione dell’Italia unita con carte che seguono una prima declinazione regionale: Piemonte, Lombardia, Province Venete, Province di Piacenza-Parma-Reggio-Modena e Massa Carrara, per arrivare ai territori dell’ex Stato Pontificio fino alle belle tavole delle isole di Sicilia e Sardegna Per sottolineare la stretta attualità della pubblicazione, la carta della Toscana in alcune tirature porta ancora nel titolo la dicitura “Granducato di” mentre altri esemplari presentano il titolo corretto nella sua denominazione “moderna”.

Per quanto riguarda le contraddizioni: alcuni esemplari dell’atlante riportano ancora la carta del Regno di Napoli al posto delle divisioni regionali del sud Italia. Anche qui alcune mappe riportano ancora il vecchio titolo reale mentre in altre il titolo è semplicemente “Napoli”.

Antica carta del Regno di Napoli

e nonostante ci sia una interessante carta della Lombardia e una del Veneto ancora è presente quella del “Regno Lombardo-Veneto”

Queste contraddizioni ed errori fanno pensare piuttosto che ad una disattenzione del geografo o dell’incisore ad una certa frettolosità generale forse l’esigenza imprenditoriale dell’editore di “entrare” immediatamente nel mercato con un’opera aggiornata alle ultime novità politiche correggendo le carte già pronte per evitare i tempi di crearne di nuove. Si capisce quindi il perché di una carta dell’intero Centro Italia titolata “Romagna” e frettolosamente rinominata “Romagne, Marche ed Umbria” ma comprende anche il Lazio e dove non sfugge la divisione delle regioni degli «ex Stati Romani».

antica carta dell'emilia romagna marche umbria lazio san marino

l’atlante del Pagnoni vuole essere, anche grazie all’interessantissimo testo, un’opera di ampio respiro quindi delle 61 tavole presenti solo 15 sono relative alla penisola italiana mentre le rimanenti descrivono tutto il mondo attraverso le ultime rilevazioni e scoperte geografiche. L’assetto divulgativo e pedagogico è sottolineato dalla presenza non solo delle carte geografiche ma anche dalla tavole e infografiche che descrivono i fenomeni celesti ed astronomici, le tabelle comparative sulla lunghezza dei fiumi o l’altezza delle catene montuose o degli edifici più imponenti costruiti dall’uomo. A completamento non mancano quindi anche le carte storiche che descrivono nazioni o porzioni di territori così come erano conosciuti al tempo di Carlo Magno, Alessandro il Grande o Giulio Cesare.

Tutto l’atlante mostra un curioso mix di attualità cartografica unito ad alcune divertenti ingenuità come quelle, per esempio, descritte nell’elegante mappa che mostra il Messico ma anche la California, il Texas, ecc. La carta presenta i confini degli Stati Uniti occidentali immediatamente dopo il trattato di Guadalupe Hidalgo firmato nel 1848 quindi abbastanza attuali per un’opera concepita in Italia giusto una decina di anni dopo ma la forma della “Nuova California” è davvero interessante e atipica: si possono notare, infatti, le esagerate dimensioni del “Lago Timpanogos” e del “Lago Teguayo” e una montagna chiamata “Monte S. Giuseppe” che crea due grandi fiumi chiamati “Gesu Maria” e “Wimmelco” che sfociano nella baia di San Francisco. Ci troviamo di fronte ad una volontà precisa nel proporre carte aggiornate piuttosto che a semplici riproposizioni o interpretazioni da prototipi ormai superati ma, come abbiamo visto, la fretta del momento storico ha imposto un lavoro frettoloso.

Filippo Naymiller (Milano, 1804 – Pavia post 1864) fu valente pittore, disegnatore ed incisore. Celebri sono le sue raffinate rappresentazioni dei laghi lombardi incise e pubblicate all’acquatinta da Gariboldi e Citterio e Ronchi. La sintesi delle sue lunghe soste nella zona dei laghi è la bella e grande tavola composta dalla carta geografica della zona circondata da una serie di 18 deliziose vedute di varie località lacustri. In senso orario partendo dall’angolo in alto a sinistra troviamo: Lecco, Domaso, Cadenabbia, Borgo Bellagio, Villa Melzi, Villa Sanazaro a Blevio, Gravedona, Borgo Vico, Villa Tanzi presso Torno, Villa d’Este, Villa Sommariva, Pliniana, Palanza, Canobbio, Intra, Villa detta la Torre, Luino, Isola Bella.

carta del lago di como garda maggiore lombardia

Altre opere del Naymiller sono la Nuova Carta geografica, politica e statistica dell’Impero Austriaco, Vallardi 1857; la Carta Fisica, Politica e Stradale dell’Europa, Vallardi 1857; la Carta della Strada Ferrata da Milano a Como del 1859.

Pietro Allodi (Milano 1812 – 1884) opera prevalentemente a Milano, collaborando con vari editori alla pubblicazione di guide turistiche, di carte postali e itinerarie, di esemplari topografici a dimensione provinciale, per lo più contenuti in specifici testi e raccolte di settore. Incide per Artaria una carta del Lago di Como, una dell’Oceania, una carta postale itineraria e amministrativa delle provincie Lombardo-Venete.