L’Amerique, Divisee Selon Letendue De Ses Principales Parties, Et Dont Les Points Principaux Sont Placez Sur Les Observations

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La famosa mappa murale delle Americhe di Nicolas De Fer è una delle opere cartografiche più celebri e significative del primo XVIII secolo. Oltre ad essere una rappresentazione geografica del continente americano è anche un importante documento storico che riflette l’ambizione coloniale francese, il livello di conoscenza dell’epoca e le principali risorse economiche del Nuovo Mondo. Stampata su quattro fogli incisi da Hendrick van Loon e Nicolas Guerard venne pubblicata per la prima volta nel 1698 e questo esemplare è nell’edizione del 1717 curata da Jacques-Francois Benard. Ai lati testo in francese con la descrizione di numerose regioni americane tra le quali Luisiana, Florida e le colonie Britanniche. La mappa è riccamente decorata con cartigli, galeoni e sei medaglioni di esploratori e sovrani famosi, tra cui Magellano, Colombo, Vespucci, Pizarro, Montezuma e Artha Balipa. Il Pacifico Settentrionale ancora inesplorato è coperto da una scena che illustra i Nativi Americani.
Un Capolavoro della Cartografia Francese
Nicolas De Fer, uno dei più importanti cartografi francesi della sua epoca, realizzò questa mappa in un periodo in cui la Francia cercava di consolidare la sua influenza nelle Americhe. La mappa sintetizza le informazioni raccolte nel corso delle esplorazioni francesi del XVII secolo, in particolare quelle dei gesuiti e di celebri esploratori come Samuel de Champlain, Louis Jolliet, Jacques Marquette e René-Robert Cavelier de La Salle. L’opera riflette la crescente conoscenza del Nord America e testimonia il dominio strategico della Francia sui corsi d’acqua, elemento chiave per il commercio delle pellicce e per l’espansione coloniale. Affascinanti sono le inesattezze storiche e geografiche come le colonie britanniche confinate sulla costa orientale e la Florida si estende a nord fino all’attuale Virginia occidentale e a ovest fino all’attuale Texas. Una delle caratteristiche prominenti nel nord del Messico è Les Mine de St. Jean et de Ste. Barbe, le leggendarie miniere di Santa Barbara nella regione di Chihuahua-Durango. In Sud America appare un grande Marais ou Lagunes de los Xarajes al centro del continente. Infine molto interessante è la parziale rappresentazione della Nuova Zelanda che appare in basso a sinistra.
La Celebre Scena dei Castori (The Beaver Scene)
Ciò che rende questa mappa particolarmente iconica è la sua celebre vignetta dei castori, situata nell’angolo inferiore sinistro. Questa scena raffigura decine di castori intenti a costruire una diga nei pressi delle Cascate del Niagara. L’incisione, realizzata da Nicolas Guerard, si ispira alla prima veduta stampata delle cascate, pubblicata da Louis Hennepin nel 1697. A prima vista, la scena sembra un semplice dettaglio decorativo, ma in realtà ha un forte valore simbolico ed economico. Durante il XVII e XVIII secolo, il commercio delle pellicce era una delle attività più redditizie della Nuova Francia. La pelliccia di castoro era particolarmente ricercata in Europa, dove veniva utilizzata per la produzione di cappelli e altri manufatti di lusso. La presenza dei castori nella mappa rappresentava quindi una promessa di ricchezza e abbondanza per gli esploratori e commercianti francesi.
Tuttavia, la rappresentazione dei castori nella vignetta è fortemente idealizzata e poco realistica. Gli animali sono raffigurati in modo antropomorfo: alcuni portano rami sulle spalle, altri camminano sulle zampe posteriori trasportando fango con la coda, mentre una legenda identifica persino “architetti” e “capisquadra”. Questa immagine enfatizza l’operosità e l’organizzazione del commercio delle pellicce, contribuendo a creare un’idea quasi mitologica del Nord America come terra di opportunità e ricchezze naturali.
La popolarità di questa scena fu tale che venne ripresa successivamente dal cartografo Herman Moll, che la incluse nella sua mappa dei territori britannici in Nord America. L’immagine divenne così un’icona della cartografia coloniale e contribuì alla diffusione del mito del Nord America come terra inesauribile di risorse naturali.
L’importanza della Mappa di De Fer nella Cartografia Coloniale
Oltre alla scena dei castori, la mappa di De Fer include altre vignette che illustrano le principali risorse economiche del continente. Un’altra scena significativa si trova nell’angolo superiore destro, dove è raffigurato un tipico stabilimento per la lavorazione del merluzzo lungo le coste di Terranova. La pesca del merluzzo nei Grand Banks era infatti un altro pilastro dell’economia nordamericana, essendo una risorsa fondamentale per il commercio tra Europa e Nuovo Mondo.
Dal punto di vista storico, questa mappa rappresenta il culmine della conoscenza europea del Nord America alla fine del XVII secolo. Essa raccoglie le informazioni delle esplorazioni francesi e le organizza in una rappresentazione coerente e dettagliata, rendendola uno degli strumenti cartografici più importanti della sua epoca. Tuttavia, più che un semplice strumento di navigazione, la mappa di De Fer aveva uno scopo propagandistico: era destinata a stimolare l’interesse di esploratori, commercianti e investitori francesi, presentando il Nuovo Mondo come una terra ricca di opportunità e risorse.
Un altro degli aspetti più interessanti della mappa di De Fer è la persistenza dell’erronea rappresentazione della California come isola. Questa idea, nata dai resoconti di esploratori spagnoli del XVII secolo, era stata diffusa in Europa attraverso mappe olandesi, inglesi e francesi. L’errore si basava su interpretazioni errate dei racconti di Sebastián Vizcaíno e sulle mappe manoscritte di Fray Antonio de la Ascensión, che raffiguravano la California separata dal continente.
Nonostante alcuni cartografi francesi, come Guillaume De L’Isle, avessero iniziato a correggere questa rappresentazione già dal 1700, la mappa di De Fer mantiene ancora l’errore, riflettendo la confusione che persisteva tra i geografi europei. Solo con il lavoro di esploratori gesuiti come Eusebio Kino, che documentò chiaramente la penisolarità della regione, l’errore fu definitivamente smentito, portando alla graduale eliminazione dell’isola della California dalle mappe della metà del XVIII secolo. Tuttavia, fino agli anni 1740, alcuni cartografi come Herman Moll continuarono a difendere la rappresentazione insulare, tanto che il re di Spagna Ferdinando VII dovette emettere un decreto nel 1747, proclamando ufficialmente la California come penisola.
La mappa di Nicolas De Fer è molto più di una semplice rappresentazione geografica dell’America: è un documento storico che riflette la visione francese del Nuovo Mondo agli inizi del XVIII secolo. Attraverso una combinazione di accuratezza cartografica, elementi decorativi e simbolici, essa trasmette un messaggio chiaro: il Nord America è una terra di abbondanza e di opportunità economiche, in cui la Francia gioca un ruolo dominante.