Esaurito

Palermo Citta Principalisima nella Sicilia

Importante prima grande carta a stampa della città di Palermo compilata da Orazio Maiocco, incisa da Natale Bonifacio e pubblicata a Roma da Claudio Duchetti nel 1580.
La carta è orientata con il sud in alto e quindi il punto di osservazione, destinato ad imporsi fino al XIX secolo, è quello dal mare e dal porto, la cui importante vocazione commerciale è qui sottolineata con un molo ricco di navi ed imbarcazioni. Altro elemento di rilievo è fornito dall’accentuazione del segno delle mura, sostituite a metà Cinquecento da una nuova cerchia bastionata addossata alla vecchia a ribadire il concetto di città fortificata. L’orientamento permette inoltre di inserire la città in maniera molto scenografica all’interno della natura circostante costituita da ricchi giardini ma anche di aspre montagne.
Dal punto di vista urbanistico si possono notare i vuoti del Piano della Marina, in basso, e del Palazzo del Re, in alto, le due grandi piazze in cui avevano sede rispettivamente il potere giudiziario e quello vicereale. E’ il palazzo del viceré, insieme al castello, l’elemento graficamente più rilevante, a sottolineare il carattere «regio» della città (peraltro già evidenziato dal blasone coronato della Sicilia spagnola). La dedica al viceré Marcantonio Colonna (che si oppose al baronaggio insieme all’alto clero isolano)  evidenzia anche la committenza dell’opera e spiega la presenza di un “presbitero” come il Maiocco quale autore della veduta.

Importante prima grande carta a stampa della città di Palermo compilata da Orazio Maiocco, incisa da Natale Bonifacio e pubblicata a Roma da Claudio Duchetti nel 1580.
La carta è orientata con il sud in alto e quindi il punto di osservazione, destinato ad imporsi fino al XIX secolo, è quello dal mare e dal porto, la cui importante vocazione commerciale è qui sottolineata con un molo ricco di navi ed imbarcazioni. Altro elemento di rilievo è fornito dall’accentuazione del segno delle mura, sostituite a metà Cinquecento da una nuova cerchia bastionata addossata alla vecchia a ribadire il concetto di città fortificata. L’orientamento permette inoltre di inserire la città in maniera molto scenografica all’interno della natura circostante costituita da ricchi giardini ma anche di aspre montagne.
Dal punto di vista urbanistico si possono notare i vuoti del Piano della Marina, in basso, e del Palazzo del Re, in alto, le due grandi piazze in cui avevano sede rispettivamente il potere giudiziario e quello vicereale. E’ il palazzo del viceré, insieme al castello, l’elemento graficamente più rilevante, a sottolineare il carattere «regio» della città (peraltro già evidenziato dal blasone coronato della Sicilia spagnola).
La dedica al viceré Marcantonio Colonna (che si oppose al baronaggio insieme all’alto clero isolano)  evidenzia anche la committenza
dell’opera e spiega la presenza di un “presbitero” come il Maiocco quale autore della veduta.
La carta, in bella impressione ed inchiostratura, presenta ricostruzione magistralmente eseguita nella parte superiore destra.

Cfr. Franco Novacco Cartografia Rara, nr.95 – Borroni Salvadori Carte, Piante e Stampe delle raccolte Lafreriane pg. LXIII
S.Bifolco – F. Ronca Cartografia Rara Italiana: Catalogo Ragionato delle Carte a Stampa, 2014
P.Militello Ritratti di città in Sicilia e a Malta, XVI-XVII secolo, 2008
Tooley – Maps in Italian Atlases of the Sixteenth Century, Being a Comparative List of the Italian Maps Issued by Lafreri, Forlani, Duchetti, Bertelli and Others, Found in Atlases nr. 431

Natale Bonifacio (1538 — 1592)

Natale Bonifacio nacque a Sebenico – all’epoca dominio della Repubblica di Venezia – da Girolamo, di nobile famiglia oriunda da Capua. Ben poco si sa dei primi anni della sua vita: di certo negli anni ’70 del 1500 lo troviamo a Venezia ad incidere carte geografiche in seguito inserite nel Civitatum aliquot insignorum et locorum magis… edito da Ferrando Bertelli nel 1568, e da Donato Bertelli nel 1574.
Dal 1575 fu attivo a Roma, dove è autore di numerose incisioni di carattere sacro e profano e specialmente di questa celebre pianta di Palermo del 1580, la veduta prospettica di Acquapendente del 1582 e la carta dell’Abruzzo del 1587.

Claudio Duchetti (? – 1585)

Claude Duchet o Claudio Duchetti, editore, tipografo e incisore, attivo a Venezia e Roma nella seconda metà del XVI secolo, nacque ad Argelet nel Giura, da Etienne e dalla sorella del famoso editore Antoine Lafrery.
Il Duchetti lavorara per suo conto a Venezia già nel 1565 dove sono pubblicate, con il suo indirizzo, numerose carte geografiche come quella dell’Europa di Diego Homen, quella della Germania o quella con le isole di Minorca e Maiorca. Non è nota la data esatta del suo arrivo a Roma, ma la sua firma comincia a figurare dal 1580 con questa pianta di Palermo.
La sua attività editoriale è chiaramente legata alla sorte della celebre bottega dello zio Antonio Lafrery che nel 1577 muore lasciandogli parte del suo repertorio cartografico. Claudio si propose quale continuatore dell’opera di suo zio tanto che alcune lastre sono firmate quondam Antonii Lafreiri nepos a sottolineare il legame di parentela e la continuità editoriale.