Esaurito

Italia Gallica, Sive Gallia Cisalpina, Ex conatibus Geographicis Abrah. Ortelij

Carta geografica storica dell’Italia Settentrionale ovvero l’antica Gallia Cisalpina con la divisione territoriale data da Augusto. La Gallia Cisalpina era il nome conferito dai Romani in età repubblicana ai territori compresi tra il fiume Adige a Levante, le Alpi a Ponente e a Settentrione e il Rubicone a Meridione. Il Po divideva la regione in Gallia Transpadana e Gallia Cispadana. Si trattava dei territori che corrispondevano all’attuale Pianura Padana, attorno al grande fiume Po, compresi i territori della Liguria a sud-ovest, fino all’attuale Veneto nella sua parte nord-orientale.
L’incisione su rame è da attribuirsi allo stesso Ortelius che oltre al prototipo contemporaneo del Gastaldi si era basato su fonti storiche di Livio, Ausonio, Tacito, Catone, Plinio Polibio e Cassiodoro. Tratta dall’opera Parergon, Sive Veteris Geograpiae Aliquot Tabulae, il primo atlante storico mai pubblicato, qui nell’edizione stampata ad Anversa nel 1592 con il testo latino al verso.
Il Parergon fu inizialmente concepito dall’Ortelius come appendice del suo celebre Theatrum Orbis Terrarum ma visto il notevole successo di queste carte storiche divenne in seguito un lavoro indipendente e rimase la fonte principale di tutti i lavori simili per tutto il XVII secolo. “The maps and plates in the Parergon have to be evaluated as the most outstanding engravings depicting the wide-spread interest in classical geography in the 16th century” (Koeman).
A differenza delle carte del mondo conosciuto che vennero disegnate secondo molteplici fonti, le mappe del Parergon, sono opera originale dell’Ortelius stesso ed in tutte queste curiose carte traspare l’amore e la passione del cartografo fiammingo (studioso del mondo antico, antiquario ed instancabile visitatore di luoghi di rovine e siti archeologici) per la storia degli antichi.