La grande pianta topografica, realizzata e pubblicata per ordine del Cardinale Cesare Guerrieri, fu redatta dalla Direzione del Censo e si basa sulle mappe ordinate da Papa Pio VII nel 1818 ed eseguite tra il 1819 e il 1824 dopo un immane lavoro di censimento dei romani. Guerrieri emise un direttiva affinché le numerose mappe disegnate a mano compilate e utilizzate nel processo di conteggio dei cittadini fossero combinate in un’unica grande pianta di Roma, dando così vita, nel 1829, al primo stato di questa iconica mappa. La mappa del censimento divenne rapidamente famosa per la sua precisione, per l’attenzione al dettaglio e per il tratto raffinato che permetteva di identificare anche i più piccoli particolari come per esempio con le chiese ed i monumenti principali mostrati con la loro pianta interna.
Un secondo stato fu poi pubblicato nel 1854, aggiungendo significativi nuovi elementi urbani, come il ponte di ferro accanto a Ponte Rotto. Dodici anni dopo, nel 1866, la mappa fu di nuovo modificata, questa volta con aggiornamenti e correzioni molto più significativi rendendo questa la terza e ultima versione la rappresentazione più accurata di Roma creata nel XIX secolo.
Interessanti risultano essere le modifiche che tra il 1829 e il 1866 illustrano i cambiamenti nella Roma storica: il Monte Palatino, da semplice area aperta è ora rappresentato in maniera dettagliata e caratterizzato dalla sua antica architettura e giardini. Allo stesso modo, la sponda orientale del Tevere accanto a Piazza del Popolo sembra essere stata trasformata da una riva paludosa a un lungomare moderno con un piccolo approdo per barche.
Molte altre caratteristiche di questa edizione definitiva del 1866 dimostrano anche gli sforzi fatti per mantenere la mappa aggiornata come per esempio la descrizione della prima parte di via Nazionale (fino a via Quattro Fontane), tracciata proprio nel 1866. Sono stati inoltre aggiunti elementi moderni, come le linee ferroviarie a Termini che erano state completate nel 1862, mentre manca il fabbricato viaggiatori, costruito solo nel 1867, non compare sulla mappa. Altre novità includono il ponte di ferro a San Giovanni dei Fiorentini (costruito nel 1863), la fabbrica di tabacco (1863) con l’antistante piazza Mastai (1864). Sulla sinistra trova un ampio spazio con indice dei luoghi e monumenti su sei colonne, mentre sulla destra si trova l’elenco dei rioni della città: Monti, Trevi, Colonna, Campo Marzo, Ponte, Parione, Regola, S. Eustachio, Pigna, Campitelli, S. Angelo, Ripa, Trastevere e Borgo.
“È la più accurata immagine della città subito prima che diventasse capitale” C. Maragliani “Le piante di Roma delle collezioni private” n. 354
Pianta Topografica di Roma pubblicata dalla Direzione Generale del Censo ed aggiornata a tutto il corrente anno MDCCCLXVI
La più importante pianta topografica di Roma del XIX secolo.
Pubblicata dal primo censimento moderno di Roma è un documento storico essenziale nella lunga storia della città eterna.
- Autore: Direzione Generale del Censo
- Dimensione: 120 x 160 cm
- Luogo di stampa: Roma
- Anno: 1866
€ 1.200,00