Rara carta geografica dell’Alaska (America Russa) e delle zone confinanti del Canada e degli Stati Uniti, che si estende fino al fiume Missouri superiore e al fiume Fraser. La carta è una delle prime mappe a stampa che si concentrano sulla regione che sarebbe poi diventata l’Alaska ed è tratta dalla più rara ed elegante opera di Francesco Celestino Marmocchi il Corso di Geografia Commerciale pubblicato a Genova nel 1858. Presenta uno stile di incisione, opera di G. Magrini, molto raffinato, un riuscito accostamento cromatico per i confini acquarellati a mano e toponimi nel Mar Gelato Artico nominati per la prima volta in una carta geografica.
Francesco Costantino Marmocchi (1805 – 1858) trascorse la fanciullezza in Maremma, dove il padre lavorava e dove ebbe ben presto modo di appassionarsi alla natura e di osservarla da vicino. Nel 1825 si trasferì a Siena e nel 1829 pubblicò la sua prima opera, Il regno animale descritto secondo le osservazioni de’ più celebri naturalisti.
Nel luglio 1830 Marmocchi conobbe Giuseppe Mazzini, di passaggio a Siena: si rafforzò così nei suoi convincimenti liberali e patriottici e nel 1831 fu tra i primi in Toscana ad aderire alla Giovine Italia. Nel luglio 1832 la polizia toscana operò un’ampia serie di arresti. Al Marmocchi furono sequestrate diverse carte compromettenti; sottoposto a numerosi interrogatori fece alcune ammissioni e fu condannato a undici mesi di reclusione da scontare nel carcere di Volterra. Costretto a scegliere tra il prolungamento del confino e l’esilio, optò per quest’ultimo e si portò a Napoli. Visse dapprima misero e ignoto, poi ottenne l’incarico di insegnante di geografia in un istituto cittadino. Da allora parve abbandonare le cospirazioni (anche perché sottoposto ad assidua sorveglianza) e si volse ai prediletti studi di geografia, segnalandosi con il Quadro della natura del barone Alessandro de Humboldt. Si trasferì a Firenze e lavorò con grande impegno a un Corso di geografia universale sviluppato in cento lezioni (I-III, Firenze 1840-43), che conobbe varie ristampe e per il suo stile vivace e chiaro riscosse notevole successo, soprattutto fra i giovani. Sullo stesso piano si colloca il Corso di geografia storica antica, del Medioevo e moderna in 25 studi divisi in 100 lezioni. Nel corso degli anni Quaranta Marmocchi si dedicò alla Raccolta di viaggi dalla scoperta del Nuovo Continente fino ai dì nostri, con la quale proponeva al pubblico italiano una cospicua e sistematica serie di testimonianze di prima mano sulla realtà storica, geografica e antropologica dei continenti extraeuropei, in particolare dell’America centrale e meridionale.
Si stabilì a Bastia ove pubblicò nel 1850 una Geografia d’Italia in due volumi, a carattere divulgativo. Nel 1953 si trasferì a Genova e si dedicò febbrilmente ad altre opere di carattere geografico, quali il Corso di geografia commerciale in due volumi con atlante in folio di 50 tavole (Genova 1854-57). Lasciò incompiuto il Dizionario di geografia universale e la Descrizione geografica, cartografica e storica dell’Impero anglo-indiano, uscita a dispense a Torino a partire dal 1857 (continuata da G. Flecchia). Nel corso del 1858 si ammalò di epatite cronica e morì a Genova il 9 settembre dello stesso anno.