Elegante e dettagliata carta geografica della Sicilia tratta dall’opera di Benedetto Marzolla La descrizione del Regno delle due Sicilie pubblicata a Napoli nel 1854. La parte destra della grande rappresentazione è dominata da un pannello descrittivo con le statistiche sulle provincie dell’isola; in basso a sinistra la scala grafica delle distanze e la legenda dei segni convenzionali. La carta della Sicilia, disegnata da Marzolla nel 1853, fu l’ultima ad essere completata prima della pubblicazione dell’atlante e fornisce le più precise e recenti informazioni statistiche, gli aggiornamenti sulle strade percorribili e contempla la posizione dei telegrafi. Le 24 carte che compongono l’atlante, di cui 8 dedicate alla Sicilia e alle sue provincie, risultano essere, per l’attenzione nel disegno e per l’uso degli ultimi rilevamenti, uno dei più importanti e precisi documenti cartografici sulle regioni meridionali stampati prima dell’unità d’Italia. Di questa mappa venne pubblicata una seconda edizione che presenta come unica differenza l’indicazione nel titolo della data “1857”.
Benedetto Marzolla (14 marzo 1801 – 10 maggio 1858) è stato un cartografo, disegnatore, topografo, litografo e geografo italiano. Nato a Brindisi, Marzolla frequentò le scuole locali prima di trasferirsi a Napoli nel 1819 per studiare ingegneria militare. Divenne ufficiale militare sotto il regime borbonico e rapidamente si distinse per le sue abilità nella cartografia. Entrò nel Regio Ufficio Topografico nel 1821 con il grado di tenente e dove rimase fino alla sua prematura morte per apoplessia. Nel corso della sua carriera, Marzolla creò oltre 170 mappe.
“Personaggio di grandissimo rilievo nella cartografia napoletana ed italiana del XIX secolo, Marzolla ottenne in vita pubblici riconoscimenti ed attestati per la produzione cartografica di altissima qualità. La sua notorietà si è lentamente dissolta dopo la morte; va tuttavia osservato che solo la mancanza di uno spiccato coinvolgimento politico in senso risorgimentale e di una valenza letteraria nella sua opera non lo hanno reso famoso come i contemporanei Francesco Costantino Marmocchi (1805-1858) e Attilio Zuccagni-Orlandini (1783-1872), con i quali può certamente confrontarsi. I progetti culturali didattici e editoriali di Marzolla furono e rimangono di straordinaria modernità; egli inventò, è il caso di dire, un nuovo modo di intendere e di disegnare la carta geografica, fornendo una visione assolutamente originale della comunicazione dei dati geografici attraverso la combinazione di testo e immagine. Con tale operazione, egli riuscì a fondere in un’unica opera, storia, geografia, economia, statistica e cartografia, raggiungendo un equilibrio grafico di rara efficacia”. (cfr. V. Valerio, Benedetto Marzolla Brindisino, Geografo e Cartografo dell’800 Europeo – Barbieri Sevaggi Editori, Brindisi 2008).