Esaurito

Italia Gallica, Sive Gallia Cisalpina, Ex conatibus Geographicis Abrah. Ortelij

Interessante carta geografica-storica centrata su Brescia e che descrive in buon dettaglio l’intero nord Italia comprendendo a nord e ovest la catena delle Alpi, a sud il mar Ligure, a est il golfo di Venezia delineato da Aquileia a Ravenna. L’incisione è da attribuirsi allo stesso Ortelius che si era basato sulle fonti di Livio, Ausonio, Tacito, Catone, Plinio Polibio e Cassiodoro. Tratta dalla rara edizione del Parergon, il primo atlante storico mai pubblicato, edito ad Anversa nel 1624 con il testo al verso di Balthasar Moretus.
Il Parergon fu inizialmente concepito dall’Ortelius come appendice del suo celebre Theatrum Orbis Terrarum ma visto il notevole successo di queste carte storiche divenne in seguito un lavoro indipendente e rimase la fonte principale di tutti i lavori simili per tutto il XVII secolo. “The maps and plates in the Parergon have to be evaluated as the most outstanding engravings depicting the wide-spread interest in classical geography in the 16th century” (Koeman).
A differenza delle carte del mondo conosciuto che vennero disegnate secondo molteplici fonti, le mappe del Parergon, sono opera originale dell’Ortelius stesso ed in tutte queste curiose carte traspare l’amore e la passione del cartografo fiammingo (studioso del mondo antico, antiquario ed instancabile visitatore di luoghi di rovine e siti archeologici) per la storia degli antichi.

Interessante carta geografica-storica centrata su Brescia e che descrive in buon dettaglio l’intero nord Italia comprendendo a nord e ovest la catena delle Alpi, a sud il mar Ligure, a est il golfo di Venezia delineato da Aquileia a Ravenna. L’incisione è da attribuirsi allo stesso Ortelius che si era basato sulle fonti di Livio, Ausonio, Tacito, Catone, Plinio Polibio e Cassiodoro. Tratta dalla rara edizione del Parergon, il primo atlante storico mai pubblicato, edito ad Anversa nel 1624 con il testo al verso di Balthasar Moretus.
Il Parergon fu inizialmente concepito dall’Ortelius come appendice del suo celebre Theatrum Orbis Terrarum ma visto il notevole successo di queste carte storiche divenne in seguito un lavoro indipendente e rimase la fonte principale di tutti i lavori simili per tutto il XVII secolo. “The maps and plates in the Parergon have to be evaluated as the most outstanding engravings depicting the wide-spread interest in classical geography in the 16th century” (Koeman).
A differenza delle carte del mondo conosciuto che vennero disegnate secondo molteplici fonti, le mappe del Parergon, sono opera originale dell’Ortelius stesso ed in tutte queste curiose carte traspare l’amore e la passione del cartografo fiammingo (studioso del mondo antico, antiquario ed instancabile visitatore di luoghi di rovine e siti archeologici) per la storia degli antichi.